lunedì 15 luglio 2013

Comfort books: libri da gustare sotto l’ombrellone - Parte II



Come vi avevo anticipato qui ecco altre proposte di lettura a “sfondo culinario” per la vostra estate.

Ripartiamo da dove ero rimasta…

Bulbul Sharma “Garam Masala” ObarraO Edizioni

Io non amo particolarmente i racconti brevi, preferisco inoltrarmi in una densa e lunga lettura nella quale si dipanano le storie dei protagonisti, tuttavia questa “gustosa” raccolta proposta da Bulbul Sharma, scrittrice, pittrice e illustratrice di libri per ragazzi, merita di essere segnalata perché ci fornisce uno spaccato autentico della vita indiana in bilico fra tradizione e modernità.
Quel mattino erano in otto, scelte da Badibua. Avevano tutte rapporti di parentela, alcune stretti altre tanto lontani che solo la vecchissima zia avrebbe potuto ricordarne la relazione. (…) Le donne sfiorarono in fretta i piedi di Badibua, poi ripiegarono i loro sari intorno alla vita e si misero sedute in cerchio intorno a un enorme mucchio di verdura.(…)Cominciarono a pulire la verdura in un’ampia tinozza piena d’acqua. (…) Le due prescelte si misero ad affettare la zucca; Malarani lavorava a gran velocità e precisione, ma stava attenta a non andare più in fretta di Badibua: non sarebbe stato ducato e le altre l’avrebbero giudicata sfacciata.(…) Le sette donne intorno alla pila degli ortaggi avrebbero potuto benissimo essere sorelle. (…) Le donne sapevano che c’era una storia in arrivo e si sedettero ad ascoltare. Si erano messe più comode, ma con le mani continuavano a fare pezzetti e a pulire la verdura. Era la prima storia del mattino e tutte speravano che non fosse una storia triste. Quelle tristi sarebbero venute poi, e poi altre ancora, dolci amare, storie di rabbia, perché ognuna ne avrebbe raccontata una sua. Cinque storie tagliando la verdura, una mondando il riso e magari due mescolando il Kheer. Certe volte avanzava un po’ di tempo dopo pranzo, quando il resto della casa sonnecchiava. Nessuno poteva dire quante storie avrebbe regalato quel giorno.”
Per viaggiatori curiosi alla ricerca di sapori speziati.



Joanne Harris Il giardino delle pesche e delle rose Garzani ed.

Il vento mi chiama. Non ho altra scelta, devo tornare. Tornare dove tutto è cominciato.”
E’ l’attesissimo seguito di Chocolat. Vianne Rocher torna a Lansquenet richiamata da una misteriosa lettera dell’amica Armande, scomparsa da tempo. Lansquenet è cambiata, nell’aria si diffondono nuovi profumi di spezie lontane. L’antico quartiere dei Marauds è ora abitato da donne velate di nero che camminano veloci e col capo reclinato.
Da un lato della Tannes, il fiume che separa a metà la cittadina, si trova il vecchio campanile, dall’altro si leva un minareto, da dove si levano i melodiosi richiami del Muezzin.
Una misteriosa donna vestita di nero suscita la curiosità di Vianne, l’unica capace di comprendere che cosa celano gli occhi schivi e orgogliosi della sconosciuta.
Ancora una volta Vianne riesce dove altri hanno fallito, e il cibo, seppur non vero protagonista di questo piacevole romanzo, farà da sfondo alle storie che vi si intrecciano.
Joanne Harris, con impareggiabile maestria, ritorna nel paese di Chocolat e ci racconta una storia piena di magia, sensualità, segreti oscuri e pregiudizi in cui il confine tra apparenza e verità è molto sottile”.
Per chi ama le storie a lieto fine e i sapori delicati.



Nicole Mones “L’ultimo chef cinese” Neri Pozza

Maggie è una giornalista americana e scrive per una rivista di gastronomia.
Dopo la perdita del marito Matt, per ridurre l’immenso vuoto che la circonda vive in una piccola imbarcazione, finché un giorno non riceve una lettera dalla Cina: una donna cinese ha depositato un’istanza di riconoscimento di paternità ritenendo che Matt sia il padre di sua figlia. Maggie parte per Pechino e per non soccombere all’ansia dell’esito del test di paternità accetta di intervistare per la rivista per cui lavora il famoso chef, Sam Liang. Le vicende di Maggie e Sam si snodano e si intrecciano nelle pagine del libro, pagine in cui l’ancestrale cultura cinese del cibo emerge come vera e unica protagonista, dove Sam guiderà Maggie in un mondo magico di sapori e profumi, dove gli ingredienti non vengono scelti a caso ma assumono scopi lenitivi per il corpo e l’anima “… poi c’è l’aspetto curativo. Usiamo il cibo per tenerci in salute e non mi riferisco al concetto di cucina equilibrata (…) intendo dire che ogni pietanza ha una specifica finalità medicinale. Per noi ogni ingrediente ha certe proprietà – caldo, freddo, asciutto, bagnato, agro, piccante, amaro e così via. Quindi un cuoco esperto può creare piatti che guariscono il commensale (…) i cibi giusti possono lenire la mente e il cuore” , dove la convivialità è il fine più importante “… Un’ultima cosa. La più importante di tutte. Comunità. Ogni pasto consumato in Cina, dal più grande a banchetto al pranzo più frugale dei lavoratori per strada, è un momento di condivisione. (…)Non serviamo su piatti separati, quasi tutte le altre cucine sì. Dappertutto, in occidente, si mette il cibo nel piatto di ogni commensale”.
Per una persona che soffre si preparano pietanze con erba cipollina, zenzero, coriandolo e rosmarino. Il loro sapore acre fa affiorare il dolore e lo espelle dal corpo facendo sì che si disperda nell’aria”.
Per spiriti romantici.



Aimee Bender L’inconfondibile tristezza della torta al limone Minimum fax

Questo libro è davvero particolare, forse un po’ onirico. La protagonista, Rose, scopre di avere uno strano dono: ogni volta che mangia qualcosa sente il sapore delle emozioni e delle sensazioni di chi l’ha cucinato.
I dolci della pasticceria sanno di rabbia, il cibo della mensa di frustrazione e noia… E le torte della mamma.. “Mamma sbatteva le uova; setacciava la farina. Aveva messo da parte una coppa con la glassa al cioccolato, e un’altra con la codetta arcobaleno (…) allungai la mano verso la teglia, il lato meno in vista e staccai un pezzetto caldo e spugnoso di oro brunito. Lo ricoprii completamente di cioccolato. Me lo infilai tutto quanto in bocca (…) il pezzetto che avevo mangiato era squisito. Leggerezza dell’impasto al limone cotto al forno, avviluppato da freschi riccioli di zucchero scuro scuro … e mentre finivo quel primo assaggio, mentre quella prima impressione svaniva, mi sentii dentro un impercettibile mutamento, una reazione inaspettata … Perché la bontà degli ingredienti – la cioccolata sopraffina, i limoni freschissimi- sembrava una coltre sopra qualcosa di più grande e di più oscuro e il sapore di quello che c’era sotto cominciava ad affiorare nel boccone … sembrava che la mia bocca si stesse riempiendo con il sapore della piccolezza, la sensazione del rattrappirsi, dell’inquietudine…
Per spiriti alternativi e stomaci forti.



Francesco Abbate, Massimo Carlotto Mi fido di te Einaudi

Qualcuno si stupirà di trovare recensito questo libro.
Si tratta infatti di “un folgorante romanzo di avventura criminale. Dal Nordest italiano a Cagliari, tra mafiosi russi e imprenditori disinvolti, va in scena Gigi Vianello. Un personaggio che riesce ad unire nefandezza e innocenza, convinto di farcela sempre e comunque, e che raggiunge nella cialtroneria un suo cupo eroismo”.
Voi direte: e che c’entra il cibo con un romanzo di avventura criminale? Eheh il cibo c’entra eccome, Abate e Carlotto, attraverso una scrittura veloce e disincantata, ci introducono il tema della sofisticazione alimentare.
Per coloro che frequentano poco i ristoranti, o comunque per chi ha uno stomaco molto forte.

14 commenti:

  1. Ti adoro! Grazie per questo bellissimo post! Io adoro leggere e sono sempre alla ricerca di nuovi libri! Quello di Joanne Harris l'ho divorato, anche perché è la mia scrittrice preferita. Ora sto leggendo "Finché le stelle saranno in cielo", quando lo finirò farò anch'io una piccola recensione, ma per il momento ti consiglio di leggerlo, è davvero spettacolare! un bacione e buona settimana, Fede.

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    1. Anch'io amo molto leggere e mi piace confrontarmi sui libri. Grazie per il tuo suggerimento Fede. Lo seguirò. Spero tu riesca a scrivere una recensione. Un abbraccio

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  2. Ciao!!...Grazie per i consigli dei libri...d'estate soprattutto ne divoro uno ogni 3 giorni e i tuoi consigli mi saranno utilissimi! Passa a trovarmi sul blog che ho organizzato un giveaway che potrebbe interessarti!A presto Camilla http://camilladolcicreazioni.blogspot.it/2013/07/1-giveaway-e-fconticreations.html

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    1. Certo che passo Cami! E cercherò assolutamente di partecipare! Grazieee

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  3. A noi piace tanto leggere, soprattutto in etate, e riteniamo molto interessanti le tue proposte di lettura a sfondo culinario. Grazie sempre per i tuoi consigli. Bacissimi :-)

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    1. Spero troviate qualcosa di interessante! Un abbraccio

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  4. Ahhhh aspettavo la seconda parte!!! Non conoscevo "Il giardino delle pesche e delle rose" ma sarà mio, poi ti farò sapere ;-) A presto!
    Lidia

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    1. Il giardino delle pesche e delle rose è molto carino, mi dirai. Ciao ciao

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  5. Che bello questo post con i libri che tu hai letto!
    Sono tutti interessantissimi ma mi piacerebbe " gustarmi " l'ultimo chef cinese.
    No Matisse e' rimasto in Spagna perché sono qui per solo 10 giorni
    Un bacione

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    1. Mi fa piacere che ti sia piaciuto questo post Ilaria. L'ultimo chef cinese mi è piaciuto molto te lo consiglio e spero tu mi dirai che cosa ne pensi. Un bacione

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  6. Ecco il link per il mio consiglio di lettura estiva :)
    http://julieandjuliacooking.blogspot.it/2013/07/farfalle-con-zucchine-gamberi-e.html

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  7. Mi sa che mi comprerò "L'ultimo chef cinese"... grazie per averlo citato!

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  8. Cara Valentina, L'ultimo chef cinese è un libro molto bello, se lo leggerai mi farà piacere conoscere le tue impressioni. Grazie per avermi lasciato il tuo messaggio. a presto simo

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