martedì 28 maggio 2013
Mouhalabieh
In questi giorni si stanno concentrando tantissime cose, quindi posto una ricetta al volo. Si tratta di un dolce molto fresco e adatto all'estate... se arriva.
Il mouhalabieh è un dessert libanese profumato con acqua di fiori d'arancio, miele e pistacchi.
Mi sono ispirata ad una ricetta apparsa su Elle à Table di questo mese, alla quale ho in parte modificato le quantità degli ingredienti.
Mouhalabieh
Ingredienti per 4 bicchierini
50 cl latte
70 gr di zucchero
30 gr di maizena
1 cucchiaio di acqua di fiori d'arancio
1 cucchiaio di miele
2 cucchiai di pistacchi
In una ciotola mescolare la maizena con un po' di latte finché non si sarà ben sciolta.
Versarla con il resto del latte in una casseruola insieme con lo zucchero.
Mettere su fuoco dolce e mescolare fino a quando la crema si sarà addensata.
Togliere dal fuoco e aggiungere l'acqua di fiori d'arancio.
Mescolare e versare in bicchierini, mettere in frigorifero per almeno un'ora e mezza.
Al momento di servire versare un po' di miele in ciascun bicchierino e decorare con pistacchi tritati.
domenica 26 maggio 2013
Berlin Kitchen
Toccata e fuga a Berlino.
“Berlino è un mix vincente di glamour e spirito indomabile,
grandi musei e gallerie d’arte, teatri dell’opera e locali notturni da
battaglia, templi della gastronomia e chioschi di cibo etnico”. (Lonely Planet
– Berlino)
Queste parole condensano l’anima della Berlino di oggi, una
città in continuo fermento ed evoluzione, una città in cui un terzo della
superficie è coperto di verde, parchi, foreste, laghi e fiumi, in cui sono
rappresentate ben 185 nazioni, dove lingue diverse si intrecciano in ogni
angolo delle strade, tanto cosmopolita che i piatti tipici della cucina
berlinese si contendono le preferenze di residenti e turisti con doner kebab,
noodle asiatici e pizze.
Se non l’avete già fatto Berlino è una città da visitare e
da amare, per tutta la sua dolorosa storia, per l’energia che palpita nelle sue
strade, per il continuo desiderio di
sperimentare e di andare incontro al futuro!
Oggi niente ricette ma un paio di indirizzi molto
interessanti scovati nella capitale tedesca in un mio recente ritorno.
Dopo aver visitato i pezzi forti della città come il
Judisches Museum, la Gemaldegalerie, il Daimler Contemporary, la Neue
Nationalgalerie o il Castello di Charlottenburg e se siete amanti della cucina,
fatevi una bella passeggiata nel giardino di Kollwitzplatz, in Prenzlauer
Berg, dove il giovedì troverete un delizioso mercatino ortofrutticolo di
prodotti biologici e il sabato un mercato che offre squisitezze alimentari più ricercate, e dove, all’angolo con Worther Strasse (al numero 39), troverete
uno strepitoso negozietto di articoli da cucina. E’ il Coledampf’s Culturcentrum, un concentrato di utensili, tegami,
padelline, cocotte, vasetti … molti in stile nordico, qualche
libro di cucina e colorata biancheria per la tavola, non ne uscirete
sicuramente a mani vuote.
Se dopo una giornata di visite desiderate concedervi
il lusso di assaggiare una cucina stellata berlinese dovete assolutamente
recarvi da Weinbar Rutz (Chausseestrasse 8). Questo locale, infatti, oltre ad offrire la
possibilità di gustare la meravigliosa cucina di Marco Muller nel ristorante al piano superiore, permette
di assaggiare alcune preparazioni dello stesso chef nel bar sottostante dove, in
un ambiente altrettanto gradevole, potrete godere di una cucina di grande
livello a prezzi notevolmente inferiori rispetto a quelli del piano di sopra.
Infine, per soddisfare ogni vostra voglia alimentare/culinaria, potete recarvi al Kadewe (Tauentzienstrasse 21,21), il famoso grande magazzino berlinese dove, doverosamente superati i reparti profumeria, gioielleria and co. ormai monotoni e uguali in tutti questi dispersivi grandi magazzini, non dovete farvi scappare il reparto gastronomia del sesto piano, qui si distenderanno davanti ai vostri occhi banchi di salumi e formaggi, scaffali di pregiatissimi tè, pile di cioccolate e tanti prodotti gourmet difficilmente reperibili altrove.
giovedì 23 maggio 2013
Mini Pavlova verde e rosa
Come si suol dire "anche l'occhio vuole la sua parte", chi ha o ha avuto bambini piccoli sa quanto un piatto colorato possa suscitare la loro curiosità e rivelarsi piuttosto attraente.
Un'amica mi raccontava che il suo bambino da piccolo impazziva per i cibi di colore arancione: attento e circospetto davanti a nuove pietanze, assaggiava senza esitazione le preparazioni del suo colore preferito!
Mi piace l'idea di una cucina colorata, magari declinata attraverso l'elaborazione di un menu che di pietanza in pietanza veda protagonista un colore che lega tutte le portate come un unico filo conduttore.
Detto ciò, ero pronta a partecipare al contest di Colors and food con questa deliziosa e colorata Mini Pavlova! Poi, un secondo prima di postare la ricetta ho riletto il regolamento (per fortuna!) e ho scoperto che è bandito l'uso di coloranti artificiali. Regola, in effetti, più che giusta. Quindi posto comunque la mia ricetta perché ho dedicato tanto tempo alla sua realizzazione e il risultato è stato davvero soddisfacente, mi dispiace non partecipare a questo contest colorato, ma lo farò certamente la prossima volta con qualche altro bel colore .. e aderendo correttamente alle regole:))
Intanto godiamoci questa squisita meringa australiana che ovviamente potete realizzare anche senza colorante.
Mini Pavlova verde e rosa
Ingredienti per quattro mini pavlove:
3 albumi
150 gr zucchero finissimo
1 e 1/2 cucchiaio di maizena
1 cucchiaio di aceto di mele
1 pizzico di sale
150 gr. panna fresca
3 kiwi
colorante alimentare
Preriscaldate il forno a 150°.
Su un foglio di carta forno disegnate quattro cerchi di circa 8 cm di diametro, girate il foglio e, dopo averlo steso su una teglia da forno, spolverate con un po' di maizena per evitare che le pavlove si attacchino alla base.
Montate gli albumi con un pizzico di sale utilizzando fruste elettriche o una planetaria. Fate gonfiare un po' il composto e aggiungete lo zucchero un cucchiaio alla volta. Aggiungete la maizena poco a poco e infine l'aceto e il colorante alimentare. Il composto deve risultare gonfio e lucido.
Aiutandovi con un cucchiaio versate il composto all'interno dei cerchi disegnati, avendo cura di creare un leggero avvallamento al centro della meringa.
Abbassate il forno a 120° infornate e cuocete per circa 55 minuti, avendo cura dopo i primi 15 minuti di abbassare ulteriormente la temperatura a 100 gradi.
Fate raffreddare le meringhe nel forno spento e leggermente aperto, staccate delicatamente le meringhe.
Montate la panna e disponetela nell'avvallamento delle pavlove infine aggiungete i kiwi tagliati a piccoli tocchetti.
martedì 21 maggio 2013
Piccoli flan di ricotta e piselli freschi profumati al timo
In realtà non avevo mai pensato di partecipare a contest
culinari, poi gironzolando qua e là sul web, sono incappata sulla pagina
“contest advisor” del blog torsolo di mela, nella quale vengono inseriti e ben
presentati tantissimi contest di cucina contrassegnati dai loro banner
colorati.
Il primo esperimento è stato partecipare al contest indetto
da Col Kitchen and Photos cui si riferisce il mio post precedente e devo
ammettere che è stato molto divertente.
E’ stato piacevole conoscere altri blog e curiosare fra le loro
pagine e divertente e buffa è questa
timida emozione, che tento di respingere, in attesa del verdetto finale!
Per partecipare a un contest occorre mettere in campo
fantasia e improvvisazione: non scegliere personalmente gli ingredienti o il
“tema” della propria ricetta, bensì seguire le indicazioni date da altri, si è
rivelato molto stimolante.
Forse è per queste piacevoli sensazioni che ho deciso di
tornare sul blog torsolo di mela e di rovistare fra i vari contest alla ricerca
di qualcosa che facesse ancora per me.
E l’ho trovato! Oggi mi lancio in una nuova “sfida” e
raccolgo l’invito di Chez Monik al contest di maggio Di Cucina in Cucina e propongo una ricetta in cui regina è la ricotta.
Ho scelto una ricetta semplice veloce e sana, avevo dei
bellissimi piselli freschi e non ho esitato ad utilizzarli per la
mia preparazione, tuttavia i piselli possono essere sostituiti da ortaggi come
zucchine, carciofi o asparagi, in tal caso, essendo queste verdure più ricche
di acqua, si otterranno dei flan più morbidi.
Piccoli Flan di ricotta e piselli freschi profumati al timo
(8 stampini monodose di alluminio)
300 gr piselli freschi (o surgelati)
110 gr ricotta
30 gr grana
2 uova intere
brodo vegetale
1 scalogno
sale pepe
1 rametto di timo
qualche bacca di pepe rosa
1 rametto di timo
qualche bacca di pepe rosa
In una padella far rosolare lo scalogno tritato con un filo
d’olio.
Se si utilizzano piselli surgelati aggiungerli direttamente nella padella.
Se si utilizzano piselli freschi: lessare e scolare i
piselli e successivamente versarli nella padella.
Aggiungere un poco di brodo e portare a cottura. I piselli devono essere ben cotti.
Aggiungere un poco di brodo e portare a cottura. I piselli devono essere ben cotti.
Frullare i piselli con un goccio di brodo, la ricotta il grana e le
uova, aggiustare di sale e pepe.
Versare il composto in stampini monoporzione di alluminio
imburrati*.
Cuocere a bagnomaria per 20/25 minuti a 160°.
Capovolgere nel piatto sformando delicatamente i flan, decorare con un rametto di timo e qualche bacca di pepe rosa.
Capovolgere nel piatto sformando delicatamente i flan, decorare con un rametto di timo e qualche bacca di pepe rosa.
*sciogliere un poco di burro in un pentolino e aiutandosi
con un pennello imburrare bene le pareti degli stampi.
domenica 12 maggio 2013
Cake pops
Girovagando per le vie di Roma dalle parti di via Cola di Rienzo, neanche tanto per caso, visto che al n. 196/198 si trova il fornitissimo negozio di Castroni, debitamente depredato nell'occasione, mi sono spinta fino a Piazza dell'Unità. E anche qui mica tanto per caso... infatti, essendo una fedele lettrice del blog di Edda (Un dejeuner de soleil), mi sono intestardita nel voler raggiungere un negozietto di articoli per la cucina indicato nel suo blog alla voce "bonnes adresses". Si tratta di Peroni, che in Piazza dell'Unità ha due punti vendita uno al n. 29 e l'altro al n. 19.
Il primo offre un'ampia scelta di utensili e oggetti vari per la cucina, il secondo è specializzato in articoli per pasticceria: stampi, pirottini, farine, glasse colorate, decorazioni per torte... difficile uscire a mani vuote da questo tempietto del cakedesign più attuale. E infatti io non ce l'ho fatta.
Mi sono presa questo stampo per cake pops ed ecco che cosa ho preparato.
Se cercate su internet "cake pops", la ricetta che quasi sempre vi viene proposta è quella che prevede la realizzazione di una torta paradiso o di un pan di spagna, che viene sbriciolato e successivamente amalgamato in una ciotola utilizzando, a seconda dei gusti, marmellata, mascarpone oppure cioccolata. Con l'impasto ottenuto si formano delle palline, che, dopo essere state refrigerate, vengono decorate.
La ricetta che vi propongo invece prevede l'utilizzo dello stampo indicato sopra.
Per l'impasto ho utilizzato una ricetta, in minima parte modificata, presa dal blog di Sara, Fiordifrolla.
Cake pops
200 gr di farina di mais
50 gr di tapioca (oppure fecola)
250 gr di burro morbido
250 gr di zucchero semolato
1 cucchiaino di vaniglia
2 cucchiaini di lievito
3 uova
1 tuorlo
Monto burro e zucchero fino ad ottenere una crema gonfia, (io uso la planetaria con la frusta), unisco le uova uno alla volta, leggermente sbattute, aggiungo la vaniglia, la farina e il lievito.
A questo punto io sostituisco la frusta rotonda con la frusta piatta e mescolo bene il composto. Ottenuto un impasto denso e cremoso lo verso nello stampo fino al bordo. Richiudo lo stampo e lo metto nel forno già caldo 1 170°/180 ° per circa 20/25 min.
Terminato il tempo di cottura, lascio raffreddare e apro delicatamente lo stampo, estraggo delicatamente le palline di torta e le metto in frigorifero.
Nel frattempo sciolgo il cioccolato a bagno maria.
Dopo aver tolto i dolcetti dal frigorifero intingo un bastoncino nel cioccolato e lo infilo delicatamente all'interno della pallina di torta. La immergo nel cioccolato e faccio scolare bene il cioccolato.
Per questa operazione vi consiglio di preparare un supporto.
Quando il cioccolato è ancora morbido decorare il cake pop con codette di zucchero, stelline ecc.. e riponetelo nel frigorifero affinché si rassodi velocemente.
Con questa ricetta partecipo al contest di Col Kitchen & Photos, Dolci Gluten Free.
venerdì 3 maggio 2013
Torta di riso e grano saraceno con cioccolato e lamponi
Ecco il terzo libro di cui volevo parlarvi.
L’abc del cioccolato
di Julie Andrieu, una vera e propria “monografia” sul “cibo degli dei”.
Troverete glasse, rotoli,
tronchetti, charlotte, smoothie, marquises, parfaits, biscotti, molleux
e tanto altro ancora.
Difficile avere il desiderio di preparare un dolce al
cioccolato e non trovare la ricetta che fa per voi in questo ricchissimo libro
che non propone specificatamente ricette gluten free, ma che offre idee e
spunti validissimi anche per coloro che devono eliminare le farine contenenti
glutine dalla loro dieta.
Spesso, infatti, la farina di grano è utilizzata in modiche
quantità e può essere agevolmente sostituita da amidi o farine alternative.
Chi non deve seguire la dieta aglutinata invece potrà
sbizzarrirsi scegliendo la ricetta che più lo attrae!
Le foto raccontano di lamponi immersi in morbida crema al
cioccolato fondente, spatole che stendono setose ganache, molleux dal cuore denso che cola e inonda il
piatto, spolverate di cacao che decorano dolci e tortine, riccioli di
cioccolato che guarniscono torte.
Ma veniamo alla ricetta di oggi che trae in parte
ispirazione proprio da una proposta di Julie.
Si tratta di una Torta al cioccolato e lamponi.
Da Julie ho carpito la farcitura, mentre la frolla viene,
solo in minima parte rivisitata, da “La
tartine gourmande – Recipes for an inspired life” di Béatrice Peltre, di
cui vi parlerò presto. (L’ammirazione che ho per Béatrice e il suo blog è
troppo grande per essere condensata in poche battute).
Torta al cioccolato e lamponi
Frolla:
60 gr farina di riso
40 gr farina di grano saraceno (io uso quella bianca)
40 gr maizena
1 ½ cucchiaino di gomma xanthana (facoltativa)
40 gr di zucchero (io lo preferisco di canna)
100 gr di burro freddo
1 piccolo uovo
Farcitura:
200 gr cioccolato fondente
250 ml panna fresca da montare
1 cucchiaino di zucchero a velo
300 gr lamponi
Preparare la frolla:
Mescolare in una ciotola tutte le farine, la gomma xanthana
e lo zucchero.
Aggiungere il burro tagliato a pezzetti e lavorarlo con la
punta delle dita finche non si formano delle grosse briciole. Aggiungere l’uovo
e impastare finche il composto non si stacca dalle pareti della ciotola e
permette di formare una palla. Avvolgere l’impasto con pellicola trasparente e
riporre in frigorifero per almeno mezz’ora.
Estrarre dal frigorifero l’impasto riportarlo a temperatura
ambiente e dopo averlo steso* foderare una tortiera precedentemente unta e
infarinata**.
Infornate in forno caldo a 180 ° per circa 30 min.
A cottura ultimata estrarre la torta e far raffreddare.
*Vi consiglio di stendere l’impasto sopra a carta forno
infarinata, questa operazione vi permetterà di “trasportare” l’impasto steso nella
tortiera evitando rotture.
**Da tempo ormai utilizzo gli stampi per crostate con fondo
amovibile, permettono di sformare la torta lasciandola perfettamente intatta.
Preparare la farcitura***:
Tritare finemente il cioccolato.
Portare la panna ad ebollizione togliere dal fuoco e
aggiungere il cioccolato tritato. Mescolare finché il cioccolato non si è
completamente sciolto.
Montaggio del dolce:
Stendere la crema al cioccolato sulla pasta frolla lisciate
con una spatola e lasciate intiepidire.
Distribuire i lamponi.
***Il cioccolato può essere aromatizzato con un pizzico di
cannella o di peperoncino.
giovedì 2 maggio 2013
Qualche buon libro senza glutine e non
Nei post precedenti ho proposto due ricette di madeleines prese da due libri che si stanno rivelando per me molto preziosi.
La prima proviene da "Deliziosamente dal forno senza glutine" di Phil Vickery, Bibliotheca Culinaria e la seconda da "Dolci e pane senza glutine" di Hannah Miles, Guido Tommasi Editore.
Oggi ve ne vorrei parlare.
"Deliziosamente dal forno senza glutine" Phil Vickery, Bibliotheca Culinaria
Phil Vickery è uno degli chef inglesi più popolari e di maggior successo, nonché Food Ambassador per Coeliac Uk.
In questo libro, dopo un'introduzione sulla celiachia e utili spiegazioni sull'utilizzo delle farine senza glutine, Phil propone 70 ricette suddivise in Biscotti, Cupcake e muffin, Torte, Torte per occasioni speciali, Barrette e dolci al taglio, Pane, Pudding e piccole dolcezze.
Per queste ricette vengono proposti l'utilizzo di farine e amidi naturalmente privi di glutine e l'elaborazione di miscele homemade a base di questi ingredienti.
Oltre ad avere spiegazioni chiare e semplici il testo è corredato da foto molto belle che invitano a provare immediatamente la preparazione dei dolci e dei pani proposti!
Alla fine della sua introduzione Phil scrive: "Mi auguro che questo libro sia doppiamente utile: che vi faccia venire voglia di entrare in cucina così da scoprire quanto possano essere deliziosi i prodotti da forno senza glutine, e che sia di aiuto nella sensibilizzazione riguardo a questo disturbo in modo che, in futuro, seguire una dieta priva di glutine diventi più facile".
"Dolci e pane senza glutine" di Hannah Miles, Guido Tommasi Editore
Hannah Miles è l'autrice di hannahscountrykitchen.blogspot.com/.
Come lei spiega nell'introduzione del suo libro l'idea di elaborare
ricette prive di glutine è nata dal desiderio di aiutare la sua
cara amica Lucy diagnosticata celiaca qualche anno fa.
Il libro regala tantissime gustose ricette fra cui cookies allo
zenzero, shortbreads alla lavanda o al caramello, victoria sponge
cake,stollen speziato, streusel alle mele, cheesecake e crumble.
Anche questo libro è accompagnato da bellissime e invitanti foto.
Riporto alcuni passi dell'introduzione: "(...) Lucy si accorse che
spesso i prodotti erano secchi e sapevano di chimico: in pratica
non erano sostituti accettabili per le torte, i dolci, e i prodotti
da forno che le mancavano.(...)Quando abbiamo provato "un té del
pomeriggio senza glutine" in un prestigioso hotel di Londra, le
nostre aspettative erano elevate, quindi potete immaginare la
delusione quando abbiamo assaggiato degli scones senza glutine che
si sono letteralmente polverizzati.A questo punto era chiaro che
bisognava trovare una soluzione migliore per preparare prodotti da
forno senza glutine".
Condivido la filosofia che emerge dai passi citati:
sperimentare nuove ricette senza glutine è un atto di amore
e di amicizia volto a permettere anche a chi soffre di questo
disturbo di godere pienamente della buona cucina e a non sentirsi
svantaggiato o privato dei gustosi sapori di un tempo.
.. eh sì c'è anche un terzo libro nella foto, ma di quello ne
parleremo la prossima volta.
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