Sono in montagna per trascorrere le feste. Da queste parti la copertura telefonica è a macchia di leopardo, i cellulari prendono solo in alcuni punti, il 3G è un miraggio e il WiFi anche.
I primi giorni faccio sempre una fatica terribile ad adattarmi a questo "silenzio", mi sembra di essere scollegata dal mondo e quando, per qualche ragione, non riesco a recarmi in paese, dove la tecnologia pare meno lontana, mi assale il timore di perdere dei pezzi. Poi, pian piano, soddisfatte le esigenze di lavoro, quest'ansia da connessione si attenua e inizio a godere di ciò che mi circonda, la montagna mi appare in tutta la sua bellezza, con il suo profumo di pini, con i suoi panorami, le corse sugli sci, le tazze di té fumante fra le mani infreddolite, il silenzio dei boschi, i ghiaccioli che risplendono sotto i raggi del sole, il tappeto bianco costellato di cristalli luminosi che si stende sotto i piedi.