Abitualmente non cucino frattaglie, musetti, code and C. e
l’assenza di esperienza nella preparazione e nella cottura di queste “parti” mi ha un po’ sconfortato quando
ho letto il tema dell’MTC della sfida di aprile. Tuttavia, cercando di
memorizzare le parti dell’animale che vanno sotto il nome di quinto quarto, non ho potuto fare a meno
di ricordare alcuni piatti della mia infanzia, come le cervella fritte o il
fegato alla piastra.
Non so quanti di noi, oggi, consumino abitualmente
frattaglie, anche se alcuni grandi chef le hanno riabilitate e inserite nei
loro menu non credo che sulle nostre tavole compaiano di frequente, per quanto mi riguarda, c’è qualcosa nel loro utilizzo che mi affascina ed è il principio
del recupero e del non buttare nulla. Era proprio a questa idea che la sapiente
arte culinaria delle generazioni che ci hanno preceduto si ispirava e
nonostante il quinto quarto
consistesse nelle parti meno pregiate veniva spesso trasformato in pietanze
succulenti e gustose.
Vincendo una certa ritrosia, lo ammetto, ho deciso di cucinare per la
prima volta la coratella e per farlo mi sono affidata ad una ricetta molto
semplice del Cucchiaio d’Argento.
In questi giorni sono in viaggio e tutti i miei programmi
sono saltati, per fortuna il mio portatile non mi abbandona e ho la possibilità con questa ricetta preparata in anticipo di augurarvi
Buona Pasqua.
Coratella in tegame
Ingredienti per quattro persone
460 g di coratella
1 spicchio di aglio
1 carota
1 sedano
olio
sale pepe
½ bicchiere aceto bianco di mele
Preparazione
Pulite la coratella e tagliate a cubetti i polmoni, il cuore
e le altre frattaglie. Tagliate a strisce il fegato e mettete da parte.
Scaldate 3 cucchiai d’olio in una padella aggiungete l’aglio leggermente
schiacciato senza togliere la pelle e fatelo dorare, aggiungete la carota e il
sedano tritati e lasciate insaporire qualche minuto. Versate nella padella i
polmoni e fate cuocere circa tre minuti mescolando con cura. Aggiungete il
cuore e le altre frattaglie e continuate a cuocere per un paio di minuti.
Infine, versate il fegato e continuate la cottura per due, tre minuti. Versate
l’aceto e fate sfumare.
Con questa ricetta partecipo all'MTC di aprile il cui tema è il quinto quarto proposto da Cristiana del blog Beuf à la mode
mi ricordo della coratella la adoepravano i miei nonni in cucina per Pasqua, un bel flash di ricordi mi hai dato, tanti cari auguri
RispondiEliminaAnch'io sono stata trasportata nel passato da questo piatto! Passerò da te a farti gli auguri "di persona".
EliminaTu renderesti fotogenica qualunque cosa :) Io la carne ho provato a fotografarla: un disastro :)Troppo belle queste foto, resto sempre incantata :) Mai assaggiata la coratella, ma è così bella anche se non viene toccata dalle tue mani? :)
RispondiEliminaTi auguro una serena Pasqua Simo :) Un abbraccio
Diciamo che la luce della primavera finalmente aiuta!!! Ero molto prevenuta ma ti dirò che questa coratella non è male!! Un abbraccio.
EliminaPasso con piacere ad augurarti una felice Pasqua <3
RispondiEliminaA presto!
la zia Consu
Grazie zia Consu! Auguri a te.
Eliminaanche tu guidata dal fascino dell'MTC non hai potuto fare a meno di partecipare anche su un'argomento non facile.. lo sai che siamo nella stessa barca e qui bisogna remare!! sai anche che nemmeno io non amo il genere ma son convinta che sia un piatto che piace moltissimo. Sono una di quelle che si fa ingannare dall'aspetto e vedendo la bellezza della ricetta finita son convinta che assaggerei!!!! un grossissimo bacio e tanti auguroni cara!!!!
RispondiEliminaSiamo assolutamente sulla stessa lunghezza d'onda!!! E devo dire grande MTC che ci fa essere ardite!!! Baci
EliminaTanti auguri di buona Pasqua a te Simona, sai che non mangiamo la carne ma le tue foto e la tua preparazione è davvero bella e invitante. Ti abbracciamo, ti vogliamo tanto bene!! <3
RispondiEliminaGrazie! Un abbraccio ma passerò a darvelo "di pirsona pirsonalmenti" come dice il mitico Cataré di Montalbano. Baci
EliminaCon le tue foto anche le frattaglie hanno il loro perché!!!
RispondiEliminaAncora auguri
Alice
Grazie Alice!!! Baci
EliminaAmmetto di avere delle resistenze a mangiare le frattaglie, non tanto per il sapore, ma perchè mi fa un po' impressione l'idea... ma se mi porgi un piatto e non mi dici cos'è, ehehe, vedrai che lo gradisco assai! :-)
RispondiEliminaTanti auguri, Simo, volevo farteli qui nella tua cucina!!!
Facciamo le frattaglie alla cieca? Devo ammettere che pur non essendo i "miei" piatti il sapore non è affatto male! Un abbraccio cara Franci.
Eliminaurco Simo, tu sei davvero oltre.... Pure i polmoni! pensa che me li hanno dati questo autunno e io li ho passati a mia madre che li ha cotti per il cane, non ce la potevo fare... Grandissima come sempre, e le foto son poetiche.
RispondiEliminaEhh!!! Il cagnolino si sarà leccato i baffi!! Ovviamente questo mio impegno è tutto merito dell'MTC che ci fa fare cose che voi umani.... Un abbraccio
EliminaCome sempre le tue foto rendono affascinanti anche la coratella e mi fa venire voglia di assaggiarle ;-) io mi devo cimentare spero di farcela ma visto che sono aFirenze il tempo e' davvero poco!!!
RispondiEliminaBuona Pasqua caraSimo
Ila cara Buona Pasqua anche a te. Sono sicura che a Firenze riceverai ottimi spunti per l'MTC di questo mese. Un abbraccio
EliminaCiao Simo:* il piacere di conoscerti è tutto mio:) questo spazio è davvero incantevole, le foto sono bellissime e ben curate e ci è voluto poco per sentirmi a casa:)
RispondiEliminaTi devo confessare che non amo particolarmente le frattaglie, principalmente non amo la loro consistenza al palato e per questo le cucino proprio raramente. Però mi ritrovo nelle tue parole.. sono cibi ricchi di tradizione, pregni di ricordi (le cervella fritte si preparavano anche a casa mia) sopratutto, sposo pienamente il principio del riciclo degli avanzi perchè in cucina, non si butta via nulla e in quest'ottica mi piacerebbe riabilitare al mio palato anche questo tipo di cibi... Adesso mi leggo bene il procedimento della tua coratella e chissà mai che parta proprio da qui:* grazie:)
Un caro saluto e buone feste:))
Ciao Simo. Sai che a me le frattaglie piacciono? Mo' so' strana!!!! ahahahah
RispondiEliminaUn abbraccio fortissimo. A presto
Ciao Simo,
RispondiEliminada noi al sud le frattaglie si mangiano molto soprattutto arrostite e fatte ad involtino (si chiamano gnumerid'). In Francia poi mangiare la lingua è un must anche se a me non piace. Tu, con la tua ricetta sei stata davvero molto brava, complimenti!!! In bocca al lupo per MTC.
Buona Pasqua e Pasquetta a te e alla tua famiglia.
Un mega abbraccio :*
Vi ammiro, mi piace vedere queste ricette e questi piatti, molti della tradizione ma davvero la sfida di questo mese mi mette a dura prova :-) Di solito mi segno tutte le varianti che pubblicate ma con le frattaglie devo dire sono in difficoltà :-), resta il fatto che la ricetta è bella e splendidamente presentata, magari prendo coraggio e provo! Ho scoperto solo oggi il tuo blog e ti faccio i miei complimenti da oggi ti seguirò con molto piacere! Un abbraccio!
RispondiEliminaCiao! La ricetta mi piace molto proprio per la sua semplicità e poi perché sei riuscita a portare, anche se solo virtualmente, un po' di coratella sulla mia tavola di Pasqua...è tanto che non la mangio. Hai ragione, in parte, sul fatto che le frattaglie si vedano poco sulle nostre tavole; in realtà credo dipenda molto da dove si vive: pur abitando alle porte di Roma, la mia è ancora zona di campagna...un po' paesana e qui rientrano abbastanza normalmente nei menu domenicali. Non ti sei fatta spaventare e ti sei affidata ad una ricetta collaudata: scelta indovinata! Complimenti per le foto...che rendere fotogenica una coratella ce ne vuole! Buon viaggio cri
RispondiEliminaMa sei una MTCina anche tu, che bello scoprirlo. La coratella la faceva la mia mamma tanti anni fa ma è veramente un secolo che non la rimangio. Bravissima.
RispondiEliminaAprrezzo il principio del recupero e le tue foto (non e'mica semplice fotografare un piatto del genere) nonostante non ami la carne in generale :-)
RispondiEliminaUn bacione
Ogni volta che passo a trovarti vedo cose belle ;-) Un abbraccio
RispondiEliminaLidia
foto splendide, come sempre, e se uno riesce a fare foto splendide con la coratella può fare tutto :-)
RispondiEliminami piace l'approccio che hai avuto: non cucino il quinto quarto di solito, mi cimento con una ricetta della tradizione.
condivido appieno.
complimenti per la ricetta, se mai la provasi sarebbe anche per me la prima volta!!!
RispondiEliminae complimenti ancora più per le foto!!
ciao
elisa